Il Museo del Vetro a Conches

Il Museo del Vetro François Décorchemont, a Conches-en-Ouche (a due ore da Parigi), conserva collezioni d’arte vetraria dalla fine del XIX secolo ad oggi nel campo delle arti decorative, delle vetrate e della scultura contemporanea.

Inaugurato un anno fa, il Museo è frutto di un investimento di 3 milioni di euro che ha permesso di trasferire il museo nell’antica abbazia di Conches. A realizzare questo progetto, sostenuto dallo Stato francese e dalla Regione Normandia, è stata l’agenzia di architettura parigina Dubois & Associés, che si è occupata di ristrutturare l’edificio e adattarlo alle funzioni museali.

Le origini: una storia di quattromila anni

Ma partiamo dall’inizio. L’arte del vetro vanta una storia di quattromila anni. Secondo la leggenda, il vetro nacque per caso sulle rive di un fiume in Siria grazie ad alcuni mercanti fenici che usarono blocchi di salnitro (sale di potassio) per allestire un focolare da campo, che poi fusi con il calore e mischiati alla sabbia, diedero origine al vetro. Altre teorie attribuiscono la nascita di questo materiale in seguito alla fusione di alcuni metalli in Mesopotamia, Egitto e Siria. Il vetro poi si diffuse nei Balcani e in Europa meridionale, fino a raggiungere il Mediterraneo. Furono tuttavia i romani a dare nuovo impulso alla sua produzione e diffusione.

Le mostre

Ogni anno il Museo del Vetro di Conches presenta una o due esposizioni temporanee su temi molto vari, dalla produzione di manufatti del XX secolo a percorsi artistici. Se amate l’arte del vetro e volete scoprire l’ultima parte di questa storia millenaria, ecco alcune delle prossime mostre in programma.

Le vetrerie Legras

13 maggio 2023 – 26 novembre 2023

La mostra è dedicata alle vetrerie Legras, provenienti dalla donazione Vitrat: 150 opere realizzate da François-Théodore Legras (1839-1916), celebre maestro vetrario francese e tra i protagonisti dell’Art Nouveau. Parliamo di alcune delle più importanti manifatture di vetro francese dalla fine dell’Ottocento all’inizio del Novecento. Oltre a una produzione di caraffe da liquore e servizi da tavola, queste vetrerie svilupparono la loro attività nella creazione di oggetti d’arte, decorazioni smaltate, dorate e talvolta incise di fiori, foglie e paesaggi che hanno reso famosi gli stabilimenti Legras.

Ricky Bernstein

4 marzo 2023 – 18 giugno 2023

Traendo ispirazione dalle sitcom e dai fumetti della sua giovinezza, Ricky Bernstein crea murales su vetro che raccontano sia la sua storia che quella della vita quotidiana della classe media americana degli anni ’50, in modo umoristico, satirico e caricaturale.
In occasione della donazione da parte dell’artista americano di un’opera di grande formato, il museo del vetro François Décorchemont presenta una mostra delle sue creazioni nella cappella del museo.

Thierry de Beaumont (1958-2022)

4 marzo 2023 – 27 agosto 2023

Per quasi quarant’anni Thierry de Beaumont, fotografo e giornalista del vetro contemporaneo, ha visitato studi, fiere e mostre di artisti per coprire e riportare le notizie sulla creazione del vetro nelle riviste d’arte. In occasione della donazione da parte della sua famiglia dei suoi archivi, il museo gli rende omaggio presentando nel gabinetto delle arti grafiche i ritratti dei vetrai realizzati durante la sua carriera, che hanno illustrato i suoi articoli.

Se vuoi approfondire, guarda il documentario sul museo !

Sulle tracce dell’antica Roma

La Suisse Normande è chiamata così fin dal XIX secolo per il suo rilievo aspro e verdeggiante, con gole scolpite dall’Orne e dai suoi affluenti per l’erosione del Massiccio armoricano. Un paesaggio forgiato dal tempo e dai corsi d’acqua, dove si possono ancora trovare tracce dell’antica Roma.

La Suisse Normande, regione a cavallo tra il Calvados e l’Orne, è ricca di villaggi tipici – da Athis de l’Orne a Saint-Philbert-sur-Orne, Pont-d’Ouilly e Clécy – e di sentieri pieni di fascino, come la “Voie Romaine” di Putanges-Pont-Ecrepin.

La strada romana

La Suisse Normande è una delle destinazioni preferite dagli amanti delle passeggiate nella natura: ce n’è per tutti i gusti! Una di queste è il Chemin de la Voie Romaine. Questo piccolo sentiero situato ai bordi del villaggio di Putanges-Pont-Ecrepin è lastricato da grosse pietre che venivano usate dagli antichi romani per trasportare le merci. Certo, non ha nulla a che vedere con la maestosità dell’Appia Antica, ma in quanto romana confesso di essermi un po’ emozionata a camminare su quelle pietre cariche di storia.

Natura incontaminata

Passo dopo passo, ci si immerge in una natura incontaminata e in un benefico silenzio interrotto solo dal cinguettio degli uccelli e dal rumore del vento che soffia su questo paesaggio selvaggio ma rassicurante. E si possono fare anche molti incontri piacevoli…

Che ne pensate? È solo un piccolo assaggio di quello che potete trovare nella Suisse Normande. Spero che le foto e i video di questo post vi abbiano fatto venire voglia di visitarla!

Alla prossima!

Irving Penn: un’icona a Deauville

Considerato un’icona, uno dei più grandi fotografi del Ventesimo secolo, Irving Penn (1917-2009) ha realizzato foto rigorose e senza tempo durante alcuni dei periodi più tumultuosi del Novecento.

I contributi artistici di Penn per Vogue hanno formato un’eredità senza precedenti che, secondo la direttrice di Vogue Anna Wintour, “ha cambiato il modo in cui le persone hanno visto il mondo e la nostra percezione di ciò che è bello”.

Mentore dal leggendario fotografo e regista artistico Alexey Brodovitch, Penn inizia a lavorare come artista commerciale per Harper’s Bazaar alla fine degli anni ’30 e successivamente per American Vogue nei primi anni ’40. Incoraggiato da Alexander Liberman, direttore editoriale di Vogue, si impegna nella fotografia professionale nel 1943.

Nel successivi sessant’anni, Penn fotografa più di 150 copertine per Vogue e produce migliaia di editoriali innovativi celebrati per la loro semplicità formale e l’uso della luce naturale.

Rompendo tutte le convenzioni, Penn si avvicinò alla fotografia come artista, ampliando il potenziale creativo del mezzo in un momento in cui la fotografia era principalmente intesa come mezzo di comunicazione.

Irving Penn

Dal 4 marzo al 28 maggio la Casa Europea della Fotografia (MEP) e Les Franciscaines di Deauville presentano per la prima volta al pubblico l’intera collezione di fotografie di Irving Penn (1917-2009). Un’occasione unica per ripercorrere la sua carriera, dalle prime fotografie nel 1939 nelle strade di New York, passando dai suoi famosi ritratti di Jean Cocteau, Simone de Beauvoir, John F. Kennedy, Picasso (che per farsi fotografare gli concesse solo dieci minuti), fino alle sue ultime foto di moda per Vogue Magazine.

Jean Cocteau
Al Pacino
Simone de Beauvoir

Un’opportunità unica per scoprire l’universo e la singolare serie di uno dei più grandi fotografi del Ventesimo secolo. Ecco il teaser della mostra-evento:

Niente sfarzo ma discrezione: il lusso alla normanna

La Normandia nel corso della sua storia ha sempre avuto un rapporto privilegiato con il lusso, con i suoi codici, le sue grandi famiglie e le sue proprietà d’eccezione. Ma il lusso in Normandia è qualcosa di molto speciale. Non è vissuto come sfoggio di ricchezza, sfarzo e magnificenza, ma in modo discreto, senza alcuna ostentazione.

L’Hotel Barrière Le Normandy a Deauville

Deauville: moda, star e cavalli

Visitata ogni anno da milioni di turisti, Deauville è una delle mète preferite della famiglia Rotschild e delle star di Hollywood, celebrate nella famosa Promenade des Planches (costruita nel 1924) e dal Festival Internazionale del Cinema Americano.

Deauville deve la sua fortuna a un cataclisma

Deauville è uno degli emblemi del lusso normanno. Ma sapete a chi deve la sua fortuna?
A un cataclisma. Era una notte del 1874 e una fortissima tempesta si abbatté sul piccolo villaggio di pescatori del Calvados. Il mattino dopo gli abitanti scoprirono un paesaggio completamente mutato: la forza delle onde aveva generato in un colpo solo più di 40 ettari di terra vergine. Deauville deve tutto a questo spazio litoraneo nato 150 anni fa grazie a quella violenta burrasca che trasformò un paesello qualunque della  Côte Fleurie in uno dei luoghi preferiti di teste coronate (il re d’Inghilterra Carlo III ci ha festeggiato il suo 30.mo compleanno), milionari e star di Hollywood.

Deauville e Coco Chanel

Coco Chanel a Deauville nel 1913

Deauville, si sa, è sinonimo di lusso, stile ed eleganza. Non a caso è proprio qui che nel 1913 la giovane Gabrielle Bonheur Chanel apre la sua prima boutique. Donna libera e audace, Coco confeziona i suoi cappelli in un negozio a due passi dal Casinò. Le sue creazioni vanno immediatamente a ruba tra le ricche e nobili signore che frequentano l’ambita località balneare. Grazie a Coco si liberano dai corsetti e dalle lunghe e pesanti sottane imposte dalla Belle Epoque e, seguendo il suo esempio, cominciano a fare il bagno nell’oceano in costume da bagno. Una rivoluzione.

Il colore grigio-beige tipico della spiaggia di Deauville la ispira per i suoi innovativi abiti in morbido e fasciante jersey, destinati a diventare uno dei capisaldi delle sue collezioni. Così come la marinara, ispirata alle maglie dei pescatori, e le giacche dei fantini e dei giocatori di polo. Eccole, felici e liberate con indosso camicie a righe, pantaloni da marinaio e completi da spiaggia che Coco arricchiva con perle e camelie cucite sulla cintura o sul risvolto del colletto.  Uno stile casual-chic che avrebbe cambiato per sempre la storia della moda, e non solo, e che l’ha resa una leggenda, un’icona assoluta. Autentica espressione di quel lusso discreto tipico della Normandia.

Deauville e i cavalli da corsa

L’Aga Khan a Deauville nel 2013 (foto dal Corriere della Sera)

Deauville e i cavalli da corsa: un connubio perfetto. Frequentata e molto amata dai membri delle dinastie Aga Khan e Rothschild, dai giocatori di calcio e tennisti, dai milionari di tutto il mondo, dal Giappone al Qatar, Deauville è il punto di riferimento per chi vuole acquistare un cavallo purosangue, in Francia e non solo.

Qualche anno fa ho avuto il grande piacere di passare una giornata all’ippodromo di Deauville, uno dei più belli di Francia, che fu inaugurato nel 1863 dal Duca di Morny. Ricordo di essermi trovata a un certo punto a pochi metri da Maria Niarchos, sorridente e soddisfatta perché la cavalla di proprietà della famiglia, la super campionessa Alpha Centauri, si era aggiudicata la vittoria.

Maria Niarchos e famiglia alla premiazione di Alpha Centauri a Deauville, 2018 (photo by Elisabetta Malvagna)

Se volete leggere il diario di quella esperienza cliccate QUI. E se volete immergervi nell’adrenalinica atmosfera delle corse ippiche a Deauville, guardate il mio video !

L’ippodromo di Deauville

Hermès, un’icona del lusso nell’Eure

Deauville è famosa per le sue boutique di lusso, il suo Casinò (datato 1912) , il celeberrimo Hotel Le Normandy, dove Claude Lelouch girò molte scene del film cult “Un uomo una donna“, il Festival del Cinema e le corse ippiche. Ma non esiste solo Deauville. Se parliamo di lusso, la Normandia vanta un nome davvero importante: Hermès.

Da 25 anni nell’Eure c’è la sede di uno dei principali marchi di Alta Moda, gioielli, profumi, pelletteria (celebri le borse Birkin e Kelly), selleria e cosmetici di lusso (tutti made in France). Sono 250 i dipendenti che lavorano per la maison fondata nel 1837 da Thierry Hermès e che non sembra conoscere la parola crisi. Anzi, nel 2021 Hermès ha anche creato una scuola di formazione per pellettieri, l’ “Ecole Hermès des savoir-faire“, dove i giovani tirocinanti, durante stage di 18 mesi, imparano tutti i segreti di un’antica arte che fattura milioni di euro l’anno.

Rouen e il suo ultimo sarto

André Marcel nel suo atelier a Rouen, foto presa da Internet

Per capire meglio in cosa consiste il lusso discreto della Normandia, bisogna conoscere André Marcel, l’ultimo sarto di Rouen, la capitale della Regione. Il suo atelier si trova al primo piano di un palazzo in Rue de Rollon, per vedere la vetrina e l’insegna bisogna alzare lo sguardo. Qui Marcel confeziona da anni abiti da uomo su misura, in lino, lana e seta; abiti preziosi perché realizzati secondo l’antica tradizione dei maestri sarti francesi. Completi e pezzi unici che durano decenni e non passano mai di moda. Insomma, il vero lusso.

Il lusso (secondo me)

Le ninfee del giardino di Monet a Giverny

Un abito su misura, un profumo o una borsa d’alta moda, una collana di perle Chanel, una valigia Hermès… tutti oggetti di lusso, siamo d’accordo. Ma sono oggetti. Per come la vedo io il vero lusso è avere il tempo e la possibilità di girare per i vicoli di Mont-Saint-Michel, ammirare l’arazzo di Bayeux o le ninfee del giardino di Monet a Giverny, perdersi nella foresta di Bellême, nell’Orne, o lungo i sentieri della Suisse Normande. E sì, anche passeggiare a piedi nudi sulla spiaggia di Deauville come faceva Coco Chanel. Voi che ne pensate?

Alla prossima!