Il cottage dei miei sogni / 3° parte

Se vi sono piaciuti i due precedenti post della serie “Il cottage dei miei sogni”il primo sugli angoli da lettura e le cucine, il secondo sulle mansarde – sarete probabilmente curiosi di leggere anche questo terzo contributo. Il tema sono i caminetti.

Il caminetto è uno dei punti di riferimento di una casa. E’ l’ideale per riunire gli amici, bere del buon vino o un thè caldo, mangiare castagne e dolcetti, chiacchierare, rilassarsi, trascorrere una serata in santa pace. In semplicità. L’atmosfera che un camino scoppiettante riesce a creare è assolutamente unica (se vi interessa ne parlo anche in questo post).

Cosa c’è di meglio che accovacciarsi accanto al fuoco e guardare le fiamme giocare mentre fuori piove e fa freddo?

Queste sono le immagini dei miei caminetti preferiti 🙂

Belli vero? 🙂 ) =)

In arredamento la fantasia vince sempre. Ecco alcune variazioni sul tema.

con piante

Il Natale si avvicina: quale momento migliore per valorizzare il proprio caminetto?

Ecco qualche idea.

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Vi saluto citando Jules Renard, che paragonava il fuoco del caminetto a “un piccolo teatro dove le fiamme gesticolano come degli attori indaffarati”.

Alla prossima! E… W i caminetti :)))))

Il cottage dei miei sogni

In questo tempo così ansiogeno e contraddittorio – ogni mattina ci si chiede “cosa succederà oggi?”, “potrò uscire di casa o no?”, “dopo la seconda ondata di Covid ce ne sarà una terza?”, “ma tutto questo finirà prima o poi?” – una delle attività che suggerisco (con me funziona) è guardare foto di cottage e piccole case sparse un po’ ovunque nel mondo.

Le case/casette/cottage che preferisco si assomigliano tutte: hanno un’aria vissuta, tra il rustico e lo shabby, e trasmettono una sensazione di intimità, calore e massimo relax.

Adoro spulciare tra le immagini che possono essere di ispirazione per l’arredamento della mia casetta. Come ad esempio questa…..

Questo connubio tra tetto di legno e muro in pietra è davvero “cool”. Per non parlare della poltroncina a fiori: una delizia.

Amo leggere. Quando sono in Normandia leggo solo e rigorosamente libri in francese, dai romanzi contemporanei (Agnès Martin-Lugand è attualmente la mia preferita, presto le dedicherò un post) ai classici (Flaubert e Rimbaud guidano la mia classifica). Quindi come non restare incantata di fronte a questi angoli di paradiso….

Un’altra delle mie “fisse” sono i caminetti. Ne ho uno in salotto, che ho dovuto far riaprire perché i precedenti proprietari (una coppia della Cornovaglia) l’ avevano fatto chiudere come fanno tutti gli inglesi (e sono tanti) che acquistano case in Normandia🙄🙄🙄. Ma di camini ne ho altri tre. In quello della cucina ho inserito una stufa a legna. Quelli nelle due camere da letto non li uso (ma non si sa mai, forse un giorno li ripristinero’).

Devo ammettere una cosa: la maggior parte delle mie ricerche riguardano la CUCINA.

Quelle qui sotto sono le mie preferite: sfido chiunque a non volerci passare ore scrivendo, chiacchierando con le amiche, preparando un caffè, dei pancakes o una ratatouille…

Bene, per oggi è tutto. La prossima volta vi proporrò foto di bellissimi grenier (mansarde). Per sognare ed evadere da questa pesantezza.

A presto!

Un caminetto per meditare e ricentrarsi

Accendi un sogno e lascialo bruciare in te.

William Shakespeare

Il controllo del fuoco da parte dell’uomo risale a circa un milione di anni fa. Il fuoco serviva a cuocere la carne, a tenere lontane le bestie feroci, ma anche a ritrovarsi, a cantare, a restare uniti.

L’energia che sprigiona il fuoco è strettamente legata alla vita.
Nelle varie culture ha sempre avuto un significato simbolico.
E’ un elemento di purificazione, meditazione, illuminazione e consapevolezza.

Io trascorro ore a guardare le fiamme e ad ascoltare lo scoppiettio della legna che arde.

Mi perdo.

Ma questo perdersi è anche un ritrovarsi.

Se poi hai del buon vino, del camembert e della buona musica, è il paradiso.

Il caminetto in queste foto era stato chiuso dai precedenti proprietari, una coppia della Cornovaglia. Gli inglesi – ma anche i francesi -chiudono regolarmente i caminetti, se va bene ci mettono una stufa a legna. Non li capirò mai.

La gioia che si prova a starsene davanti a un caminetto acceso dopo una passeggiata in campagna o al mare, è difficilmente descrivibile. Mentre te ne stai lì, lentamente vieni attraversato dal calore che scioglie la stanchezza e libera la mente. Facendoti viaggiare all’infinito, dentro e fuori di te.

Improvvisamente entri in contatto con la tua parte primordiale, con il nucleo dell’animale che sei. Ma al tempo stesso tocchi la tua vera essenza, la tua anima.

E così la mente smette di pensare, calcolare, programmare, girare in tondo. La fiamma e il calore che essa sprigiona hanno il potere di riattivare quella parte di cervello che nelle nostre vite caotiche e ripetitive non abbiamo mai il tempo di coltivare, toccare, sentire, risettarci.

Abbandoniamoci a noi stessi, ogni tanto. E godiamoci l’amico fuoco.

Alla prossima!