Un caminetto per meditare e ricentrarsi

Accendi un sogno e lascialo bruciare in te.

William Shakespeare

Il controllo del fuoco da parte dell’uomo risale a circa un milione di anni fa. Il fuoco serviva a cuocere la carne, a tenere lontane le bestie feroci, ma anche a ritrovarsi, a cantare, a restare uniti.

L’energia che sprigiona il fuoco è strettamente legata alla vita.
Nelle varie culture ha sempre avuto un significato simbolico.
E’ un elemento di purificazione, meditazione, illuminazione e consapevolezza.

Io trascorro ore a guardare le fiamme e ad ascoltare lo scoppiettio della legna che arde.

Mi perdo.

Ma questo perdersi è anche un ritrovarsi.

Se poi hai del buon vino, del camembert e della buona musica, è il paradiso.

Il caminetto in queste foto era stato chiuso dai precedenti proprietari, una coppia della Cornovaglia. Gli inglesi – ma anche i francesi -chiudono regolarmente i caminetti, se va bene ci mettono una stufa a legna. Non li capirò mai.

La gioia che si prova a starsene davanti a un caminetto acceso dopo una passeggiata in campagna o al mare, è difficilmente descrivibile. Mentre te ne stai lì, lentamente vieni attraversato dal calore che scioglie la stanchezza e libera la mente. Facendoti viaggiare all’infinito, dentro e fuori di te.

Improvvisamente entri in contatto con la tua parte primordiale, con il nucleo dell’animale che sei. Ma al tempo stesso tocchi la tua vera essenza, la tua anima.

E così la mente smette di pensare, calcolare, programmare, girare in tondo. La fiamma e il calore che essa sprigiona hanno il potere di riattivare quella parte di cervello che nelle nostre vite caotiche e ripetitive non abbiamo mai il tempo di coltivare, toccare, sentire, risettarci.

Abbandoniamoci a noi stessi, ogni tanto. E godiamoci l’amico fuoco.

Alla prossima!

La Roche d’Oëtre, la montagna più antica d’Europa per nutrire corpo e anima

Mentre in Italia i politici si scannano in vista della ripartenza e i commercianti protestano per questo infinito lockdown, in Normandia si moltiplicano gli appelli per riaprire al piu presto le spiagge.

Sto parlando di 600 chilometri di costa, molto variegata: si va dalle alte falesie a dune e rocce scoscese, fino a spiagge di sabbia fina. Sono tutte bellissime e molto frequentate, durante tutto l’anno.

I normanni non aspettano il rialzo delle temperature o il bel tempo per fare attivita’ all’aperto. Non temono la pioggia, il freddo o il vento. Amano passeggiare nella natura, nei boschi, lungo le spiagge della loro regione; organizzano spesso picnic in campagna, balades a piedi o in bicicletta, vanno con gli amici o con la famiglia in kayak, in canoa o a cavallo. In ogni stagione.

Pic-nic con i miei amici normanni sul lago

Oggi vorrei parlarvi di uno dei miei luoghi preferiti per fare un po’ di attività fisica e il pieno di ossigeno: la Roche d’Oëtre.

Questo sito naturale si trova nel cuore delle montagne più antiche d’Europa. La Roche d’Oëtre offre una delle più belle viste dell’ovest della Francia e durante tutto l’anno attira gli amanti della natura e del trekking.

Situata nel cuore della Swisse Normande, nel comune di Saint-Philbert-sur-Orne, è alta 118 metri e domina le gole boscose della Rouvre, che arrivano fino a un sinuoso torrente.

Un sito protetto dove vivono molte specie animali e vegetali rare in Francia, e dove si possono fare anche passeggiate a dorso di pony e cavalli.

A parte le varie attività sportive che si possono praticare, il silenzio, l’aria pura e la luce contribuiscono a renderlo anche il luogo ideale per fare yoga e meditazione.

Alla Roche d’Oëtre ci sono percorsi per tutti, di varia difficoltà e durata, per cui anche i meno allenati possono godere di questo sito naturale e unico. E al rientro ci si può riposare e rilassare nel restaurant-café Le Caillou o acquistare prodotti tipici della regione, libri e souvenir nella boutique a fianco.

Le Caillou

Non manca una grande sala dove vengono regolarmente organizzate mostre, esposizioni ed eventi musicali.

Insomma, il luogo ideale per nutrire corpo e anima.

Alla prossima!